Picco di contagi nelle scuole dell’Emilia Romagna. Nel solo mese di febbraio, dagli asili nido alle scuole superiori, sono stati 6080 le positività al Covid riscontrate tra bambini, ragazzi, insegnanti e personale scolastico. Un aumento del 70% rispetto alle quattro settimane di gennaio, quando i casi erano stati 3.614, e che in appena 28 giorni equivale a quasi un terzo dei casi riscontrati dalla riapertura delle scuole a settembre. Questo il quadro piuttosto allarmate presentato questa mattina in commissione dall’Assessore regionale alla Sanita’, Raffaele Donini che ha parlato di un “picco senza precedenti” e che secondo l’interpretazione degli scienziati, è dovuta alla predominanza della variante inglese. Dati preoccupanti che hanno portato la regione Emilia Romagna a chiudere le scuole nell’area metropolitana di Bologna e in Romagna: restrizioni che in virtu’ del continuo aumentare dei casi potrebbero essere estese anche ad altre province. Dai dati relativi ai nuovi contagi emerge una incidenza superiore ai 350 casi ogni 100.000 bambini dai sei ai 18 anni, mentre tra i piccoli fino ai cinque anni l’incidenza e’ vicina ai 250 casi. I focolai nati in specifico nelle scuole, dal 7 gennaio all’1 marzo, sono stati complessivamente 408 numero che ha portato al coinvolgimento di ben 2.314 persone.
COVID A SCUOLA, PICCO DI CONTAGI: OLTRE 6000 POSITIVI IN REGIONE
Un aumento esponenziale dei contagi si è registrato nelle scuole della nostra regione dovuto prevalentemente alla variante inglese. Un 70% in più rispetto al mese di gennaio.