Un aumento anomalo e critico di casi positivi al coronavirus si sono registrati a Medicina, comune facente parte del Nuovo Circondario Imolese. Una crescita repentina che ha spinto la Regione a emanare una nuova, apposita ordinanza. Dalla mezzanotte scorsa, non è più possibile uscire dal capoluogo Medicina e dalla frazione di Ganzanigo. Una misura straordinaria che sarà in vigore fino al prossimo 3 aprile, dettata dalle indicazioni medico-scientifiche e necessaria, scrivono da Viale Aldo Moro, per arginare la diffusione del virus, a tutela dei cittadini del Comune di Medicina, del comprensorio imolese e della Città metropolitana di Bologna, che conta un milione di persone. Una situazione che compara Medicina alle zone dei focolai lombardi di Codogno. Nel comune bolognese possono entrare i soli residenti ancora fuori dall’area circoscritta e chi lavora nei servizi pubblici e privati essenziali. Si tratta di alcuni servizi comunali e di quelli assistenziali e residenziali per le persone non autosufficienti, di farmacie e alimentari. Al di fuori di questi, tutte le attività commerciali, produttive e di servizio di Medicina e Ganzanigo sono chiuse. L’estrema criticità della situazione di Medicina è nei numeri del contagio. Nel territorio indicato dalla nuova ordinanza erano presenti 54 casi accertati di Coronavirus, 8 decessi, 22 ricoveri ospedalieri (5 dei quali in terapia intensiva in condizioni critiche) e 24 casi in isolamento fiduciario domiciliare, oltre a 102 soggetti posti in isolamento fiduciario domiciliare a seguito di contatti stretti di casi accertati. Nella nota inviata dall’Ausl alla Regione, si sottolinea poi come il fenotipo di malattia riscontrato nei pazienti sia contraddistinto “oltre che da una grave e rapida progressione, anche da un’elevata diffusibilità correlata all’alto burden microbico”.
Nel video la dichiarazione di Matteo Montanari, Sindaco di Medicina