In un contesto sempre più ampio e generalizzato di aumenti dei prezzi per il 2025, arriva puntuale anche il rincaro più scontato di tutti: quello della benzina.
In molte zone d’Italia, il prezzo della benzina sfora ormai ovunque 1,8 euro al litro, arrivando fino al massimo di 1,9 nelle stazioni di servizio in autostrada, da sempre più care.
Su questi aumenti, interviene il Codacons: secondo l’associazione dei consumatori, si tratta di “rincari del tutto ingiustificati”.
Negli ultimi giorni, i servizi del nostro telegiornale hanno rivelato gli aumenti dei prezzi in molti settori: dal caro-accise sul gasolio, il cui prezzo aumenterà di un centesimo all’anno fino al 2030, alle bollette di luce e gas, con costi di riscaldamento persino superiori a quelli del periodo dell’emergenza dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, fino addirittura alla colazione al bar, che sarà sempre più cara a causa dell’aumento dei prezzi al dettaglio di caffè, burro e cioccolato.
E adesso, la benzina.
A fronte di una sostanziale stabilità del prezzo del petrolio si registra, invece, il rialzo dei prezzi nelle stazioni di servizio, in particolare quelle gestite dall’Eni, con un aumento di 3 centesimi al litro in pochi giorni.
Una delle cause potrebbe essere l’extra-costo addebitato a rivenditori e gestori per la quota d’obbligo di miscelazione annuale dei biocarburanti, costo che finisce, però, per essere scaricato interamente sui consumatori finali, con l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio.
Secondo il calcolo di Codacons, sulla spesa media di un pieno per la propria macchina, ogni automobilista dovrà spendere fino a 1,5 euro in più, 36 euro in più per ciascun automobilista su base annua.