Il prezzo medio in mercato libero di una stanza in affitto a Modena è di 400 euro quello di un appartamento 832 euro circa al mese. Prezzi che però con il regime di concordato scendono rispettivamente a 300 euro e 519 euro. A dirlo è il report fornito da Fimaa Confcommercio. Secondo l’associazione di categoria il regime di canone concordato sta dando ottime risposte all’emergenza abitativa che nell’ultimo periodo è diventata stringente in città. L’esplosione dei prezzi di acquisto e affitto delle case ha messo spesso in difficoltà diverse persone: con tanti studenti e lavoratori costretti ad andarsene o a trovare una sistemazione nei comuni limitrofi. Senza contare la problematica legata alla mancanza di alloggi a disposizione sul mercato immobiliare modenese, troppo pochi oltre che a caro prezzo. Una risposta positiva potrebbe arrivare dal canone concordato che prevede un prezzo di affitto calmierato, frutto di un accordo tra rappresentanti dei proprietari e degli inquilini, che consente un vantaggio ad entrambe le parti: l’inquilino ottiene uno sconto e il proprietario beneficia di agevolazioni fiscali, come la cedolare secca al 10%. Inoltre, l’estensione, introdotta ormai un anno e mezzo fa, del canone concordato anche all’affitto delle singole stanze, avrebbe permesso di riportare equilibrio nel mercato tra domanda e offerta registrando un crescendo degli alloggi a disposizione: alcune abitazioni che prima venivano destinate solo ad affitti brevi ora, soprattutto grazie ai nuovi accordi territoriali sono state riassorbite dal mercato.
