Nel video l’intervista a

  • Andrea Tepic, Responsabile deposito Tper
  • Benedetta Tobagi, Scrittrice

Ci fu il panico, ci fu il dolore, ma la città di Bologna subito si mobilitò per salvare quante più persone possibili dall’attentato terroristico alla stazione dei treni. Le ambulanze non erano sufficienti per trasportare gli oltre 200 feriti rimasti sotto le macerie o i corpi di chi non ce l’ha fatta. I taxi si trasformarono in ambulanze, così come l’autobus della linea 37, che venne utilizzato per portare via le vittime di quella tragedia. La carrozza del loro ultimo viaggio, divenuto un simbolo che ogni anno torna nel cuore di Bologna per non dimenticare

E per non dimenticare le vittime e i feriti di quella strage i familiari hanno partecipato numerosi al corteo con un fiore bianco affisso sul petto. Il dolore non si supera, ma ricordare è un dovere, così come continuare a chiedere che venga fatta piena giustizia