È partito dall’Italia il 21 gennaio ed è arrivato a Wuhan il giorno successivo. Mai Michel Talignani avrebbe immaginato che il suo viaggio di lavoro si sarebbe trasformato in un incubo. Appena sbarcato nella città della Cina centrale il 22 gennaio si è confrontato con il suo responsabile di lavoro, decidendo per un immediato ritorno in patria dato che la situazione del Coronoavirus stava rapidamente degenerando. A nulla però è valsa la sua organizzazione per rientrare in Italia. Una città, Wuhan, che ora è completamente deserta. Nessuno per strada, per evitare il rischio di contagio. E Michel è bloccato in hotel senza sapere quando potrà rientrare. L’ambasciata italiana a Pechino pare avrebbe organizzato una trasporto via terra per portarli in una città dove non c’è ancora il rischio contagio, tenerli due settimane in quarantena per poi cercare di rimandarli in Italia.
Nel video l’intervista a Michel Talignanio