Il Boeing 767 ha toccato il suolo nell’aeroporto di Pratica di Mare intorno alle 10, riportando in patria i cittadini italiani fino ad oggi bloccati a Wuhan, la cittadina cinese al centro del contagio di Coronavirus. Tra di loro anche i 5 modenesi dell’azienda System Ceramics che in serata saranno sottoposti agli opportuni accertamenti per capire se è avvenuto il contagio. Insieme agli altri italiani sono stati trasferiti alla cittadella militare della Cecchignola, a Roma Sud, dove, nel Centro Sportivo dell’Esercito, trascorreranno quattordici giorni di isolamento, pari al tempo massimo di incubazione del virus. Ci vorrà ancora del tempo, quindi, prima che possano tornare a casa nel modenese, ma tra le loro famiglie c’è già aria di festa anche solo per l’avvenuto rimpatrio. L’aereo militare è partito poco prima delle 5 del mattino locali, le 22 di ieri, ed è atterrato con due ore di ritardo rispetto al programma. Un italiano non è potuto salire ed è rimasto in Cina perché presentava qualche linea di febbre: secondo i protocolli, dovrà ricorrere alle cure dei medici locali. Intanto in Italia i medici dello Spallanzani sono riusciti a trovare il modo di isolare il virus, passaggio fondamentale per migliorare la diagnosi e studiare le cure. Tutti gli ospedali di Modena hanno stabilito apposite unità di crisi, in grado di riconoscere immediatamente il virus ed evitare il contagio.
CORONAVIRUS, I CINQUE MODENESI SONO ATTERRATI IN ITALIA
I modenesi bloccati a Wuhan sono atterrati questa mattina nell’aeroporto militare di Pratica di Mare, segnando la fine dell’incubo isolamento in Cina. Al momento non presentano sintomi, ma verranno sottoposti a un periodo di quarantena e agli opportuni test