C’è chi ha replicato affermando “Scusi, ma non potevo non rispondere a questa telefonata”. Altri, invece, hanno garantito che si è trattato “della prima volta: non lo faccio mai”. Mentre a qualcun altro, più semplicemente, si era “appena rotto il dispositivo Bluetooth”. Sono alcune delle principali giustificazioni rese agli operatori della Polizia locale di Modena dagli automobilisti scoperti al volante col telefonino durante la recente campagna incentrata, appunto, sul contrasto del fenomeno legato all’uso del cellulare durante la guida. In tutto sono stati sanzionati 22 automobilisti su 159 controllati, circa il 14% del totale, poco più di uno su otto.
L’obiettivo della campagna, sviluppata sulle principali arterie cittadine anche in maniera itinerante, era quello di sensibilizzare gli automobilisti sui rischi, per sé stessi e per gli altri utenti della strada, causati dall’utilizzo di apparecchi elettronici di vario tipo quando si è al volante. Secondo i dati Istat riferiti all’incidentalità in Italia, infatti, la distrazione alla guida rientra tra i comportamenti errati che sono più frequentemente causa di incidente stradale, insieme alla velocità troppo elevata e al mancato rispetto delle regole di precedenza e del semaforo. Utilizzare il telefono mentre si guida, non solo per telefonare ma anche per chattare, mandare messaggi o navigare nel web è un comportamento, quindi, altamente pericoloso.
Il tempo medio necessario a rispondere a un messaggio, per esempio via Whatsapp o un sms, è di sette secondi: viaggiando a 50 chilometri orari è come percorrere quasi 100 metri al buio, senza vedere quello che accade davanti al veicolo. Una situazione che diventa ancora più pericolosa se la velocità di guida è maggiore: a 100 chilometri orari percorriamo circa 28 metri al secondo, vale a dire che raddoppiano i metri percorsi praticamente al buio nel caso di distrazione. In generale, quando si è distratti i tempi di reazione aumentano notevolmente: telefonando o scrivendo un sms mentre si guida, i tempi di reazione aumentano del 30-50 per cento. Il rischio di tamponare l’auto che brusca improvvisante davanti a noi, investire un pedone, invadere la corsia opposta di marcia provocando un incidente frontale aumenta vertiginosamente.
Entrando nel dettaglio delle 22 infrazioni, sono state commesse in uguale misura da uomini e donne (11 ciascuno). La maggioranza delle persone sanzionate è di nazionalità italiana (il 92%), le altre provengono dai Paesi dell’est Europa (8%); la fascia di età maggiormente rappresentata è quella dai 35 ai 45 anni (58%), seguita da range 18-35 anni (25%) e 45-55 anni (17%). L’illecito è disciplinato dall’articolo 173 del Codice della strada che prevede, oltre alla sanzione di 165 euro, la decurtazione di cinque punti dalla patente e la sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi se la violazione viene reiterata nel biennio.
Inoltre, durante la campagna, effettuata dalle pattuglie del Pronto intervento e delle Unità territoriali, sono state rilevate anche altre 18 violazioni al Codice stradale, tra cui due casi di veicoli senza assicurazione (verbale da 866 euro). E proprio uno di questi veicoli era condotto da una ragazza di 33 anni, originaria dell’Albania, che era stata fermata perché notata mentre guidava utilizzando il telefonino cellulare. Per la giovane, dunque, alla prima violazione si aggiunge quella per l’assenza della copertura della polizza Rca, portando il totale delle sanzioni a oltre mille euro.
CONTROLLI STRADALI, UN AUTOMOBILISTA SU OTTO USA IL TELEFONO ALLA GUIDA
Un automobilista su 8 usa il cellulare mentre è alla guida. Questo l’esito della campagna della Polizia Locale di Modena messa in atto allo scopo di prevenire comportamenti sbagliati in auto. In tutto sono stati 22 gli automobilisti sanzionati sui 159 sottoposti al controllo