Questo autunno la lotta al Covid avrà un’arma in più: l’Agenzia Europea del Farmaco ha dato oggi l’autorizzazione all’uso di due vaccini adattati alla variante Omicron, al fine di dare più protezione contro il virus. Si tratta dei nuovi Comirnaty e Spikevax, i sieri di Pfizer Biontech e Moderna. I farmaci sono destinati a persone dai 12 anni in su che hanno ricevuto almeno la vaccinazione primaria contro il Covid. La notizia arriva il giorno del monitoraggio della Fondazione Gimbe, che rileva una curva del Covid arrivata a una sorta di plateau e una riduzione di ricoveri e decessi con un aumento, tuttavia, di persone esposte alla malattia grave. Nonostante i nuovi sieri tarati su Omicron siano attesi verosimilmente per ottobre, la fondazione invita le persone più fragili a non attendere i farmaci approvati oggi, ma di rispondere quanto prima ai richiami già in programma nella campagna vaccinale. Nel frattempo cambiano anche le regole della quarantena. L’ultima circolare del Ministero della Salute ha stabilito che per i casi che sono sempre stati asintomatici oppure che sono stati dapprima sintomatici ma risultano asintomatici da almeno 2 giorni, l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni, al posto degli attuali 7. Una riduzione consentita purché al termine di questo periodo venga effettuato un tampone che risulti negativo. In caso di positività persistente si potrà interrompere l’isolamento al termine del 14esimo giorno dal primo tampone positivo, a prescindere dall’effettuazione del test. Anche in questo caso una riduzione, dato che prima il via libera era fissato al 21esimo giorno. Nuove regole che si sommano alle modifiche in vigore da oggi sulla gestione della pandemia a scuola, dove non c’è più obbligo di mascherine se non per le persone fragili, così come sullo smart working, che torna alla vecchia norma con accordi individuali anche se permane la semplificazione burocratica.