Nel video l’intervista al Prof. Andrea Cossarizza, Immunologo UniMore

I contagi risalgono, la Cina sta contando numeri come non vedeva da due anni. E’ l’inizio di una nuova ondata pronta a travolgerci? Gli esperti mettono in guardia e richiamano alla prudenza, ma non vedono un allarme forte come quello che ha portato agli scorsi picchi di contagio, complice l’alto numero di vaccinati. E infatti nonostante i contagi in aumento, le terapie intensive rimangono stabili al 5% di occupazione, mentre è ferma al 13 la saturazione nelle aree mediche; l’anno scorso invece il trend dei ricoveri cresceva giornalmente del 33%. Insomma l’Rt salito da 0,75 a 0,83 in sette giorni e l’incidenza ritornata sopra quota 500 ogni 100mila abitanti non si sta riflettendo sugli ospedali, condizione necessaria per mantenere le libertà fino ad ora acquisite. Non dovrebbe quindi essere rallentata la road map in corso di definizione da parte del Governo. Secondo le prime ipotesi dal primo aprile scadrà l’obbligo di green pass per bar e ristoranti all’aperto, i mezzi di trasporto, i negozi e le attività commerciali, gli uffici, le poste, le banche, i servizi alla persona, gli hotel, le fiere, gli spettacoli, le cerimonie pubbliche e gli stadi (anche se resta l’obbligo di mascherina fino al 30 aprile). Dal primo maggio invece si ipotizza di togliere il green pass anche nei bar e nei ristoranti al chiuso, nei cinema e nei teatri, alle mostre e ai musei, nelle palestre e nelle piscine al coperto. Dal primo giugno, poi, basta certificazione anche per gli spettacoli al chiuso e nelle università. Ma gli esperti, continuano a raccomandare cautela, almeno finché Omicron non smetterà di correre