La lotta al Covid-19 procede anche con lo studio in laboratorio. Ma una nuova frontiera riguarda la possibile concertazione del virus nei reflui urbani. Per questo l’Istituto Superiore di Sanità ha incaricato il Gruppo Hera di prelevare campioni dalle acque fognarie di alcune città, fra cui anche Modena, per partecipare a un progetto sperimentale che tramite i dati elaborati possa consentire di effettuare monitoraggi generali a livello di interi agglomerati urbani in grado di dare indicazioni sull’andamento epidemici, dall’inizio all’esaurimento. Secondo diversi studi internazionali, infatti, potrebbe essere possibile tracciare la diffusione del virus nella popolazione in modo aggregato proprio a partire dagli scarichi fognari. L’obiettivo è aggiungere questa informazione ad altri dati di carattere sanitario e demografico per costruire un modello predittivo del trend di sviluppo della malattia nella comunità servita da quella rete. Così con frequenza settimanale, Hera sta prelevando campioni di reflui nei punti terminali delle reti fognarie di Modena, Bologna e Rimini, prima che questi siano sottoposti al trattamento di depurazione. I campioni passeranno poi dal laboratorio Heratech, che collaborerà con l’Istituto Superiore di Sanità andando a ricercare e misurare le concentrazioni di virus nei campioni raccolti. L’attività di campionamento è già cominciata, mentre quella di analisi dei campioni prelevati dovrà attendere la stesura dei protocolli che tutti i laboratori dovranno seguire, al fine di ottenere dati e misurazioni confrontabili.
CONOSCERE IL COVID-19. HERA “STUDIA” ANCHE L’ACQUA DI MODENA
Hera è stata incaricata dall’Istituto Superiore di Sanità di prelevare campioni dalle acque fognarie anche di Modena per studiarne l’eventuale concentrazione di Coronavirus.