Nel video l’intervista a Valter Caiumi, Presidente di Confindustria Emilia
In Emilia-Romagna esplode la rabbia degli industriali per il tracciamento in tilt, che rischia, secondo il presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi, di danneggiare la riapertura delle imprese dopo le feste di fine anno. Le aziende dalla prossima settimana torneranno a pieno regime ma si scontreranno con il problema di migliaia di persone in isolamento, nonostante il buono stato di salute, a causa di attese molto più lunghe di quanto stabilito dai protocolli. Una situazione comprensibile, dato l’aumento esponenziale dei contagi, ma non compatibile con il lavoro e la produttività, secondo Confindustria, preoccupata da due fattori. Il primo: che un’alta percentuale di persone in grado di lavorare si ritrovi bloccata a casa a causa di un sistema in tilt; il secondo: che molti dipendenti, posti di fronte alla prospettiva di almeno 20 giorni in isolamento, rifiutino il tampone di prevenzione messo a disposizione da molte imprese. Da qui, l’appello rivolto alla Regione a considerare i tamponi effettuati nelle farmacie e nelle strutture private come validi anche per il termine dell’isolamento in caso di confermata positività al virus