Nel video l’intervista a Giovanni Savorani, Presidente Confindustria Ceramica
La crisi dovuta alla pandemia ha colpito, ma il distretto ceramico modenese ha saputo resistere. È ciò che rileva l’Assemblea di Confindustria Ceramica, al termine delle indagini statistiche relative al 2020. Lo scorso anno si è chiuso con un calo del fatturato del 4%, grazie a una forte ripresa nel secondo semestre, e già nei primi tre mesi del 2021 si registra una crescita delle vendite del 9%, che permette di tornare sui livelli pre-pandemia. Questo trend, di forte crescita dopo il lockdown e di ulteriore salita a inizio anno, si ripete in tutti i principali comparti del settore, dalle piastrelle alle stoviglie di ceramica, fino alla ceramica sanitaria. Una buona risposta del settore che tuttavia registra diverse criticità, già illustrate in occasione della visita al premier Mario Draghi a Fiorano. Per far sì che la ripresa sia costante e forte, è quindi necessario agire per mantenere alta la competitività delle nostre aziende sul mercato mondiale. Anche la formazione dei giovani rimane uno dei temi cardine per garantire la competitività del settore nel futuro. Un futuro a cui il distretto ceramico guarda senza più l’appesantimento del Covid. Un forte segnale di ripresa dalla pandemia, vuole essere lanciato già a settembre, con il ritorno in presenza del Cersaie.