Nel video le intervista ad Augusto Ciarrocchi, Presidente Confindustria Ceramica
Il settore della ceramica continua a vivere un momento difficile anche se intravede alcuni segnali positivi. Il fiore all’occhiello del Made in Italy e del Made in Sassuolo nel bilancio del 2024 chiuderà con un incremento, seppur lieve, dei volumi di vendita, con un +1,9% rispetto all’anno precedente per un totale di 376 milioni di metri quadrati di piastrelle. A trainare questa crescita è stato l’export, in particolare verso gli Stati Uniti, mentre si è contratta la richiesta nei mercati in crisi di Francia e Germania. Un quadro che, per il 2025, vede scenari di preoccupazione legati ai dazi promessi da Trump. Nonostante questo segno più, le difficoltà rimangono importanti: la produzione risulta ancora in contrazione del 2% ed è stato necessario ricorrere agli ammortizzatori sociali. Nel 2024, per 3.200 dipendenti del comparto ceramico modenese è stata richiesta la cassa integrazione ordinaria, che verrà estesa probabilmente anche al 2025. Per altre 1.700 persone è invece partita la cassa integrazione straordinaria. Per invertire veramente la rotta, chiosa il presidente Augusto Ciarrocchi, sarà necessario affrontare il tema dell’energia, anche attraverso un serio cambio nelle politiche europee, per attuare una transizione realmente realizzabile dalle imprese