Nel video le interviste a Giovanni Savorani, Presidente Confindustria Ceramica e a Paolo Lamberti, Vice presidente Acimac
Il settore ceramico, cuore dell’industria modenese, continua a soffrire. Sono 30 gli stabilimenti che ad oggi sono stati costretti a chiudere, lasciando a casa 4 mila dipendenti. È la difficile risultante di un quadro economico drammatico, a cominciare dal caro energia che persevera nel mettere in crisi le produzioni. Mentre l’energia continua a pesare sui costi, dall’altra parte le materie prime necessarie alle industrie importate dall’Ucraina sono ferme. Anche il costo delle materie prime diventa un problema, non solo per la produzione, per tutta la filiera: Acimac sottolinea come oggi sia sempre più difficile reperire alcuni tipi di acciaio.