E’ un bilancio negativo quello emerge dal sondaggio fra i negozianti di Federazione Moda Italia Emilia-Romagna, in collaborazione con Confcommercio ed Iscom Group, sui primi 20 giorni di saldi nella nostra regione. Per il 64% degli intervistati è netto il calo degli incassi, per il 20% addirittura oltre il 40% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Dai dati emerge che la clientela ha deciso di acquistare solo lo stretto necessario, con una particolare attenzione al prezzo ma anche al rispetto delle norme di sicurezza sanitaria. Per quasi la metà degli esercenti lo scontrino medio è fra 50 e 100 euro, mentre per il 25% risulta sotto i 50, con maglieria, capispalla e pantaloni che risultano i prodotti più acquistati. L’orizzonte non sembra destinato a migliorare, visto che per il 77% degli intervistati l’introduzione dell’obbligo del Green Pass base per accedere ai negozi dall’1 febbraio causerà un ulteriore calo delle vendite. Secondo Confcommercio si tratta di una vera e propria “tempesta perfetta”, in cui agli effetti della pandemia si sommano le pesanti ripercussioni di una violenta inflazione, con un insostenibile aumento delle materie prime, delle bollette e una semi-paralisi del sistema di approvvigionamento merce. Per questo si chiedono al Governo immediatamente interventi strutturali e non episodici.
CONFCOMMERCIO. SALDI FLOP E VENDITE IN FRENATA IN REGIONE
Sono negativi secondo Confcommercio Emilia Romagna i numeri dei primi 20 giorni di saldi nella nostra regione: sensibile il calo degli incassi per oltre il 60% dei negozi, fra effetti della pandemia e caro bollette