Niente gas e acqua calda per una sessantina di appartamenti e diversi uffici e attività commerciali di un condominio in via Emilia Ovest. Da due giorni l’intero stabile è al freddo perché Hera ha posto i sigilli al contatore del gas a causa di un contenzioso che va avanti da tempo. La maggior parte degli utenti non conoscono i reali motivi di questa situazione, l’unica cosa certa al momento è che le loro abitazioni e attività lavorative sono senza riscaldamento.
Ma se c’è chi riesce in qualche modo ad organizzarsi, alcune attività non riescono neanche a far andare avanti il proprio lavoro. Come il parrucchiere che si trova al piano terra: senza acqua calda non può accogliere i suoi clienti.
Secondo le indiscrezioni di un condomine Hera avrebbe chiuso il contatore del gas la prima volta a maggio scorso a causa del mancato pagamento delle ultime bollette, successivamente qualche soggetto ignoto avrebbe riattivato il contatore in maniera illecita. Questo fino a due giorni fa quanto i tecnici Hera avrebbero ne avrebbero ripristinato i sigilli. La vicenda sembra però avere origini lontane: l’amministratore condominiale con una perizia di parte avrebbe appurato che per quasi 30 anni i consumi di gas erano stati misurati con un contatore, secondo lui difettoso, che avrebbe quantificato pagamenti non dovuti per oltre 360 mila euro. Per questo motivo avrebbe chiesto ad Hera di scontare le nuove fatture. Accordo però mai raggiunto. Inoltre nel 2019 il contatore è stato sostituito e secondo le verifiche di Hera sarebbe risultato funzionante.