Nel video l’intervista a Marco Rossi, Avvocato di Salvatore Montefusco

Sono state escluse le aggravanti della premeditazione, dei motivi abietti e futili e la crudeltà, mentre sono state riconosciute le attenuanti generiche equivalenti alle altre aggravanti e il reato di maltrattamenti assorbito in quello per omicidio. In 213 pagine la sentenza, firmata dal presidente estensore Ester Russo, ricostruisce il processo sul delitto di Cavazzona a carico di Salvatore Montefusco. Il 72enne è stato condannato in primo grado a trent’anni di reclusione e cinque anni di libertà vigilata. I giudici hanno escluso l’ergastolo. La difesa di Montefusco, durante il processo ha più volte, parlato di un blackout emozionale ed esistenziale, appellandosi al clima di altissima conflittualità che si era venuto a creare nell’ambito del ménage coniugale. Salvatore Montefusco, avrebbe agito spinto da motivi che, per la Corte di Assise di Modena, sono umanamente comprensibili. Una motivazione cha fa discutere.