E’ attesa per domani in Consiglio dei Ministri la nomina del Commissario per la ricostruzione in Emilia Romagna post alluvione e il disegno di legge con le nuove norme per la ripartenza. Diversi i nomi che si stanno facendo strada e tra le ipotesi considerate più plausibili ci sono Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, ma anche il generale Figliuolo. Nella lista dei possibili nomi papabili anche Nicola Dell’Acqua, attuale commissario all’emergenza idrica. Sembra invece sfumare sempre di più quello del presidente della regione Stefano Bonaccini, che resta in attesa e smorza le polemiche con il governo e i partiti di maggioranza, auspicando in una veloce scelta e soprattutto operatività. Il governatore dell’Emilia Romagna in risposta agli attacchi del viceministro Galeazzo Bignami ha dichiarato: “Per quanto ci riguarda è tutto trasparente. Non voglio alimentare polemiche, vogliamo solo collaborazione e lavorare per gli emiliano-romagnoli”. Dal canto suo Giorgia Meloni ha intenzione di chiudere la partita del commissario per evitare ulteriori polemiche ma soprattutto per dimostrare che la vicinanza ai territori alluvionati non è una questione di appartenenza politica. Per quanto riguarda invece i fondi è intervenuto il Ministro Musumeci che ha insistito sulla necessità di mettere in sicurezza il territorio regionale in vista di possibili nuovi eventi estremi e ha dichiarato.” Non so quante decine di miliardi serviranno, ma immaginare che mezzo miliardo del Pnrr sia destinato alla ricostruzione in Emilia-Romagna, con l’impegno che le opere vengano realizzate entro il 2026, significa mettere questa operosa regione in condizione di avviarsi verso una normalità”.