Un servizio di vaccinazione itinerante che possa provvedere alla somministrazione del siero nelle piccole aziende, in modo da velocizzare la campagna, qualora la disponibilità dei sieri lo permettano.
L’Associazione modenese ha già raggiunto un accordo con un servizio di medicina del lavoro, Emmedielle, che mette a disposizione medici e infermieri per la somministrazione delle dosi e, laddove l’organizzazione logistica delle aziende non permetta di avere locali idonei dove effettuare le vaccinazioni, anche due ambulatori mobili per l’inoculazione dei sieri. In questo modo si potrebbe assolvere sia alla fase di accettazione, con tutto ciò che ne consegue in termini di privacy e consenso informato, inoculazione e controllo di eventuali reazioni avverse”.
“Questo piano itinerante – aggiunge Alberto Papotti – potrebbe essere esteso dai dipendenti dell’azienda ai familiari di primo grado”. Ma c’è di più: CNA si è detta anche disponibile a mettere a disposizione la propria sala assemblee per la vaccinazione del proprio personale, oltre 500 persone, con i propri medici competenti.
È la proposta di CNA Modena per accelerare il percorso vaccinale, che manifestato la propria disponibilità scrivendo al Sindaco di Modena e ai vertici Asl per manifestare questa disponibilità.
“Se questa proposta verrà accettata, siamo in grado di attivarci subito con le nostre imprese associate, circa diecimila, per dare immediatamente corso al progetto, perché siamo convinti che la strada vaccinale sia l’unica a consentirci di uscire rapidamente dalla pandemia, come dimostra ciò che sta accadendo nei paesi più avanti in queste campagna.
La nostra proposta ha anche questa funzione: ribadire la fiducia nei confronti della scienza medica e in particolare dei vaccini, che hanno già consentito, in passato, di debellare terribili malattie”.
“L’impegno di Cna – conclude Papotti – nasce dalla volontà di essere vicini alla nostra comunità. La nostra associazione non è fatta solo di imprese, dietro ogni azienda ci sono imprenditrici, imprenditori e le loro famiglie. Offrendo la nostra disponibilità all’autorità sanitaria riteniamo di dare loro un aiuto in questo momento così difficile”.