Nel video l’intervista a Marzio Govoni, Presidente Federconsumatori Modena
Se nel 2022 i modenesi promuovevano il livello di pulizia della città con la sufficienza scarsa, ovvero con un voto di 6,4, nel 2023 scatta la bocciatura, con voto 4. Lo riporta la seconda indagine di Federconsumatori, realizzata assieme a CGIL, sulla soddisfazione generale della comunità rispetto al ciclo integrato dei rifiuti in città. Quello che emerge è un quadro a dir poco problematico e molto diverso da quello dello scorso anno: se da una parte, infatti, la differenziata avrebbe raggiunto in città il 75%, dall’altra rischia di farlo senza avere dietro una gran parte dei propri cittadini. Cittadini, su un campione complessivo di circa 2150 rispondenti, che per il 49% si considerano “totalmente insoddisfatti” dal nuovo modello di raccolta. Sono gli “ultrascontenti”, come li definisce l’Associazione nel report. “Modena è tornata indietro”. Questa è l’impressione generale che emerge dagli abitanti di una città sempre più in balia di quello che viene descritto come un pericoloso arretramento. Complice, la mancanza di dialogo da parte dell’Amministrazione comunale ed Hera con le parti sociali, in primis gli stessi cittadini