«La stazione sciistica del Cimone si è confermata anche quest’anno un punto di riferimento strategico per tutta l’economia dell’Appennino. A due anni dalla prima chiusura a causa della pandemia stiamo recuperando, grazie alla qualità degli impianti e dell’offerta turistica complessiva». Lo ha affermato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, incontrando sulle piste del Cimone il presidente del consorzio del Cimone Luciano Magnani e il sindaco di Sestola Fabio Magnani; l’incontro è stata l’occasione per fare il punto sull’andamento della stagione turistica che, come ha confermato Magnani, sta registrando un aumento di oltre il 20 per cento delle presenze, rispetto all’ultima stagione pre Covid; gli impianti sono tutti aperti con neve dai 40 ai 60 centimetri e condizioni ottimali che consentono di prevedere l’apertura degli impianti fino al 3 aprile.
Una buona notizia per tutto l’economia dell’area visto che, come ha sottolineato Magnani, ogni skypass genera un valore quattro volte superiore in tutto l’indotto legato al turismo.
Tomei ha aggiunto, infine, che occorre continuare ad investire su tutte le stazioni dell’Appennino modenese per ammodernare gli impianti e i servizi allo scopo di stare al passo con le stazioni alpine che possono contare su importanti risorse di pubbliche.
Gli amministratori e Magnani hanno incontrato anche i maestri Alessandro Biolchini e Barbara Milani che sulle piste del Cimone stanno tenendo un corso federale di formazione per maestri di sci.