Nel video le interviste a:
– Patrizia Marlettini, Artista;
– Don Paolo, Parroco della Chiesa di San Francesco;
– Mons. Erio Castellucci, Vescovo della Diocesi di Modena;
La tradizione e la bellezza del presepe palestinese risplendono all’interno della Chiesa di San Francesco. Le sapienti mani e la passione dell’artista Patrizia Marlettini hanno saputo raccontare nel dettaglio il paesaggio e tutti i riti che si presume si svolsero nel momento Santo della Natività. Partendo dal mercato tradizionale, con i lavori tipici e le casette bianche sormontate da piccole cupole, si passa al deserto con le tende per i nomadi e piccoli fortini in pietra per le guarnigioni dei soldati, per poi arrivare alla grotta nel bosco che accoglie Maria, Giuseppe e il Bambino Gesù. Una passione quella di Patrizia partita da molto lontano. L’origine esatta del presepe è difficile da definire ma San Francesco d’Assisi viene considerato il suo fondatore. La storia e la magia della rappresentazione della Navità è iniziata il giorno di Natale del 1223 quando il Santo protettore degli animali fece il primo presepe in un bosco a Greccio. Egli era tornato da poco dalla Palestina ed essendo rimasto molto colpito dalla visita a Betlemme, volle rievocare la scena della Natività in quel luogo che trovava tanto simile alla città palestinese. Da allora il presepe non appartiene solo ad una antichissima tradizione religiosa ma è diventato il simbolo dell’identità cristiana.