L’intervento di restauro della Chiesa di San Biagio e gli affreschi di Mattia Preti al centro dell’appuntamento a Modena, con la presenza del Gruppo di amici di Gianni Gherardi, in ricordo del don che è stato parroco di San Biagio per oltre 25 anni.
1, Beppe Vaccari, Responsabile Gruppo di Amici di Don Gianni Gherardi
2, Ilaria Braida, Direttore Lavori Comune di Modena
Nelle sue realizzazioni Preti, soprannominato Il Cavaliere Calabrese, inserisce espedienti illusionistici tipici della cultura teatrale del tempo, come le ombre delle nuvole portate al di fuori dello spazio dipinto. Una composizione a spirale, dove il moto parte dai santi carmelitani in basso e, attraverso la mediazione della Vergine, giunge a putti e angeli e, di qui, alla Trinità. Appare così la decorazione della cupola della chiesa di San Biagio, realizzata da Mattia Preti nel 1652, che, pur meno ardita, si ispira alla cupola di Sant’Andrea della Valle a Roma.
3, Lucia Peruzzi, Curatrice Raccolte d’arte Bper Banca