Nel servizio intervista a Giovanni Savorani, presidente Confindustria Ceramica
145mila metri quadri di area espositiva, 27 nazioni rappresentate per un totale di 634 espositori. Questi sono i numeri attesi per la nuova edizione di Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno che, quest’anno, compie 40 anni e dal 25 al 29 settembre aprirà le sue porte a curiosi e addetti ai lavori per scoprire novità e ultime tendenze del settore. Ad aprire le danze questa mattina, tra realtà e aspettative, è Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica.
Un settore, quello della ceramica, che in questo 2023 fa i conti con una flessione dovuta a un tangibile rallentamento della domanda globale, soprattutto per l’aumento dell’inflazione che ha colpito quasi tutte le economie frenando inevitabilmente i consumi.
Ma Cersaie punta ad essere una vetrina mondiale del Made in Italy. Una cinque giorni con tantissime iniziative in programma e relatori dal calibro internazionali, quali Mario Cucinella, Francoise Fromonot, Xu Tiantian e molti altri. Primo appuntamento in agenda, il Convegno inaugurale dal titolo “Cersaie 40: il Made in Italy alla sfida dell’innovazione continua” con ospiti anche il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il Ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, e il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Grande attesa anche per “Route 40”, un percorso avanguardistico che ripercorre, decennio dopo decennio, dal 1983 ad oggi, la storia di quella che è una kermesse che continua a dettare processi e mode del mercato nel mondo.