Nel video l’intervista a Piero Milani, Centro Fauna Selvatica Il Pettirosso.
Il nome scientifico è Chelydra serpentina. Più comunemente è nota come tartaruga azzannatrice e uno di questi esemplari è giunto presso il Centro Fauna Selvatica il Pettirosso proprio nei giorni scorsi. Non è la prima ad arrivare presso la struttura di Modena. Negli anni, i volontari del centro di Via Nonantolana, insieme al Corpo Forestale dello Stato prima ed ora con i Carabinieri Forestali, ne hanno recuperate in vari specchi d’acqua, dai Laghi Curriel di Campogalliano fino a Casinalbo ed altre località della provincia. L’ultima arrivata presso il Centro il Pettirosso è stata avvisata nel bolognese e le locali guardie zoofile l’hanno indirizzata a Modena.
La tartaruga azzannatrice è una tartaruga d’acqua dolce. Originaria dell’America, in particolare dal sud-est del Canada, fino a est della Nuova Scotia e della Florida, arriva in Italia quando ha le dimensioni di 4 o 5 cm in mezzo ad altre tartarughine molto commercializzate. L’ultima arrivata, già sequestrata dai Carabinieri Forestali ed in attesa di trasferimento ad altra sede in modo definitivo, ha un carapace di solo 18 cm più 15 cm di coda dentellata che ricorda un coccodrillo. Carnivora, molto vorace, il suo collo può allungarsi in modo rapidissimo e può arrivare a raggiungere gli arti posteriori, con un becco molto forte e tagliente. In caso di avvistamento, fondamentale chiamare immediatamente il 112 collegato con i numeri di emergenza del Centro Pettirosso attivo 24 ore su 24.