Nel video, un estratto del messaggio di Mons. Erio Castellucci
“Se radicheremo la pace sarà una buona Pasqua”, con queste parole si conclude il messaggio pasquale di Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena – Nonantola e Vescovo di Carpi. Per riflettere sul significato pasquale quest’anno Mons. Castellucci ha scelto un’opera d’arte di grande suggestione, la Crocifissione bianca di Marc Chagall. Un olio su tela del 1938. Un binomio, dipinto e autore, che ricoprono significati specifici, a partire dall’indimenticabile artista che racchiude in sé origini diverse, russo, naturalizzato francese, ma di origine ebraica. Un ‘impasto’ si direbbe, come l’arcivescovo ha inteso sottolineare, quanto mai significativo in questi tempi di guerre. Un artista, Chagall, che ha vissuto persecuzioni dettate dall’antisemitismo e in questo contesto, il dipinto, nel discorso pasquale dell’arcivescovo ha un ruolo centrale. E anche quella scala appoggiata sulla croce è come il segno, spiega Mons. Castellucci, che abbiamo bisogno di riceverlo, il bene. Spazio quindi al senso di pace, quanto mai desiderato in questi tempi in cui forti sono i venti di guerra. “La pace non è fabbricabile, è un dono”.