La diminuzione di circa il 20% nel mese di maggio rispetto ai dati di aprile non spegne l’allarme per i dati sulla richiesta di ammortizzatori sociali per le piccole imprese modenesi. Il 57,8% delle imprese analizzate da un’indagine Lapam Confartigianato, su un campione di 3.665 imprese di Modena e Reggio Emilia e 30 mila dipendenti, significa che 2.118 imprese, 6 su 10, hanno fatto richiesta di ammortizzatori in maggio. La percentuale di richieste più alta riguarda le imprese fino a 5 dipendenti che a maggio hanno richiesto gli ammortizzatori per il 79,1% dei propri dipendenti e per coprire il 46,1% delle ore lavorabili del mese. Il 55% dei dipendenti per cui è stato richiesto l’uso di ammortizzatori sociali è rappresentato da operai, il 36,2% sono impiegati e l’8,8% apprendisti. Considerando le micro imprese fino a 10 dipendenti al primo posto per il più elevato tasso di utilizzo di strumenti di ammortizzazione si trova Concordia, poi Finale e Fiorano, mentre il settore dei Servizi alle persone e del manifatturiero sono quelli più toccati. “E’ davvero preoccupante in una situazione così grave come dimostrano i nostri dati, il ritardo nel trasferimento delle risorse stanziate dal Decreto Rilancio per le prestazioni di sostegno al reddito per i dipendenti delle imprese artigiane” ha dichiarato il Segretario Generale Lapam Confartigianato Carlo Alberto Rossi.
CASSA INTEGRAZIONE. LAPAM: A MAGGIO CHIESTA DA SEI IMPRESE SU DIECI
Resta molto alta la quota di piccole imprese modenesi che hanno chiesto di accedere agli ammortizzatori sociali a maggio, 6 su 10 secondo un’indagine di Lapam, che denuncia anche i gravi ritardi nei pagamenti da parte del Governo.