Nel video l’intervista a Piero Milani, Presidente del Centro Fauna Selvatica Il Pettirosso
Piccoli leprottini, fagiani e pavoncelle, ma anche caprioli, starne e allodole. Sono questi gli esemplari vittime del collaudo della cassa di espansione secondaria del Panaro. La denuncia arriva da Piero Milani, presidente del Centro Fauna Selvatica Il Pettirosso, che nel sottolineare la necessità di un intervento di questo tipo, ha ribadito la scarsa attenzione di Aipo verso la fauna selvatica che caratterizza la cassa di Sant’Anna. La prima fase del collaudo, che si è conclusa lo scorso 6 maggio, ha permesso di raggiungere un livello di 6,5 metri di acqua, incamerata nell’invaso grazie all’afflusso naturale del fiume. Quest’acqua rimasta poi ferma per 10 giorni, per consentire i rilevamenti necessari, non ha lasciato scampo agli animali che in questo periodo nidificano nell’alveo del fiume. Un danno per la fauna selvatica che secondo Piero Milani è difficile da quantificare.