Nel video intervista a Barbara Iannuccelli, Avvocato Associazione Penelope Emilia Romagna

Un caso che ha sconvolto l’opinione pubblica e che a distanza di oltre un anno lascia in sospeso ancora tanti interrogativi. È arrivata però una svolta: il padre di Saman Abbas è stato arrestato in Pakistan per l’omicidio della figlia 18enne avvenuto la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio del 2021 dopo che la giovane aveva rifiutato un matrimonio combinato. L’uomo raggiunto nella zona del Punjab, in riscontro alla richiesta di arresto provvisorio ai fini estradizionali, di fatto si è quasi consegnato alle autorità. Non c’è stato nessun tentativo di fuga, nessuna resistenza, segno che la sua è stata una resa incondizionata. Le prime parole pronunciate sono state per proteggere la moglie, l’unica ancora in libertà tra i 5 indagati per la morte di Saman Abbas. Un arresto accolto con grande soddisfazione dall’Associazione Penelope, tra le parti civili ammesse al processo, che inizierà a febbraio. I due sono entrambi rinviati a giudizio a Reggio Emilia, con le accuse di sequestro di persona, omicidio e soppressione di cadavere in concorso con altri tre parenti, attualmente in carcere in Italia. Nei loro confronti l’allora ministra della Giustizia Marta Cartabia aveva firmato la richiesta di estradizione. Una tragedia quella di Saman iniziata come sparizione e conclusasi come un vero dramma sociale.