12 anni per Samia El Harim e 6 anni e 10 mesi di carcere per Angelo Barbato. Questa la pena decisa dalla Corte d’Assise sul caso di Rocco De Salvatore, il pensionato trovato morto nella sua casa di Massa Finalese il 31 luglio dello scorso anno. Tensione in aula durante la lettura della sentenza. Da quanto si apprende la famiglia del 73enne avrebbe dato in escandescenze per una condanna considerata troppo leggera, e il figlio dell’uomo avrebbe lanciato una sedia contro l’imputato Angelo Barbato. Samia El Harim era invece assente. Solo l’intervento del presidente della giuria, il giudice Liccardo, ha permesso di placare gli animi sotto la minaccia di un arresto. L’imputato presente in aula e i suoi legali sono usciti dal Tribunale scortati dai Carabinieri. Samia El Harim e Angelo Barbato, accusati di omicidio preterintenzionale, secondo la procura avevano provocato la morte del pensionato di Massa Finalese somministrandogli un mix letale di farmaci. Dall’autopsia emerse come causa della morte l’assunzione in rapida successione di una dozzina di pillole. Per l’accusa da tempo i due somministravano medicinali al 73enne per indurlo in uno stato di incoscienza al fine di utilizzare il suo denaro, la sua casa e la sua auto. L’accusa di rapina per l’auto e l’immobile è caduta, mentre per quanto riguarda il denaro è stata derubricata in furto aggravato. Sono invece state confermate le altre imputazioni. La coppia è stata inoltre condannata al risarcimento dei danni nei confronti dei familiari di De Salvatore per oltre 700mila euro complessivi. I legali della difesa faranno appello.