La Procura allarga il focus su quello che è ormai diventato il “caso Corni”. In merito al fascicolo aperto con il reato di adescamento di minore a carico di una professoressa di 42 anni, sarà ascoltata la donna, che dovrà fornire la sua versione dei fatti, ma anche i ragazzi della classe coinvolta, una seconda. Le indagini potrebbero però estendersi anche al di fuori della scuola, per capire se all’esterno vi siano stati incontri tra studenti e docente. Al momento rimane ancora da verificare l’episodio avvenuto nella classe durante un’ora, pare, di supplenza. Lo stesso al centro del vociare dei giovani e delle loro chat e ripreso dal cellulare di un ragazzo, probabilmente per essere diffuso sui social. Il video è stato prelevato dalla Polizia prima che ciò accadesse. Gli studenti raccontano di atteggiamenti compromettenti da parte della professoressa, arrivata in aula in presunto stato di alterazione perché “con gli occhi rossi”. Prosegue anche il lavoro del Provveditorato, che ha avviato approfondimenti interni, nel rispetto dei ruoli istituzionali coinvolti, per assumere eventuali provvedimenti. Come ha specificato il Provveditore, dal momento in cui la storia vede interessati dei minori, il riserbo rimane massimo. Nel frattempo anche il Venturi sta svolgendo un’istruttoria, questa volta per giovani che durante l’assemblea d’istituto svoltasi pochi giorni fa al cinema Astra, alcuni studenti avrebbero portato alcol e bevuto fino a stare male. In particolare una ragazza avrebbe avuto bisogno del soccorso del 118. Non è chiaro se si sia trattato, anche in questo caso, di minorenni. L’istruttoria dell’Istituto è in corso e anche in questo caso vige il riserbo. La conclusione delle indagini è prevista per la prossima settimana e per allora la scuola deciderà quali provvedimenti prendere. I giovani rischiano anche la sospensione. “L’istituto Venturi – ha sottolineato la preside Luigia Paolino – tutela la libertà di assemblea degli studenti nel rispetto del regolamento e del vivere comune”.