Il Parlamento europeo ha dato il via libera alla cosiddetta direttiva sulle case green per l’efficienza energetica degli edifici in tutta Europa. L’ok della Plenaria è arrivato con 343 voti favorevoli, 216 voti contrari e 78 astenuti. La direttiva sulle emissioni degli edifici pubblici e privati punta alla ristrutturazione dell’intero parco immobiliare europeo per renderlo più sostenibile. Entro il 2033 tutti gli immobili residenziali dovranno infatti rientrare nella classe energetica D: al momento nel nostro Paese 3 case su 4 sono in classi più basse. L’entrata in vigore del provvedimento non è comunque vicina, dato che il recepimento degli Stati membri probabilmente non avverrà prima del 2025. Ora, dopo l’approvazione della Commissione europea del 9 febbraio e il via libera dell’Eurocamera, inizia il negoziato tra Commissione, Parlamento europeo e governi. Per avere tutto nero su bianco si potrebbe arrivare a luglio, mentre prima del 2025 è difficile che la direttiva diventi operativa. Entro il primo gennaio 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno rientrare nella classe energetica E. Tre anni più tardi sarà obbligatorio passare alla classe D, per poi arrivare alle emissioni zero al 2050. Gli edifici nuovi dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028, mentre per quelli di proprietà o gestione pubblica la scadenza è fissata al 2026.​​