La situazione delle case di riposo modenesi continua a restare molto preoccupante. Anche nel bilancio di nuovi casi positivi e persone decedute che ieri ha fatto di nuovo impennare la curva nella nostra provincia una parte purtroppo importante è occupata dalle residenze per anziani, basta pensare che dei 119 nuovi casi di ieri, ben 19 sono ospiti della casa “Augusto Modena” di San Felice. Una situazione che portato la Cgil di Modena a presentare alcune diffide in Prefettura per far ascoltare la propria voce sul tema. Le diffide, in particolare, riguardano la fondazione Pia Casa Sant’Anna e Santa Luigia, che si occupa della gestione dell’omonima Cra e della San Giovanni Bosco, entrambe di Modena. Nella diffida la Cgil sottolinea come abbia scritto alla fondazione due volte, il 24 febbraio per chiedere le misure per contenere il rischio di una diffusione epidemiologica, e poi il 19 marzo per la carenza di idonei dispositivi individuali. Ma a queste lettere, prosegue il sindacato, non è pervenuta alcuna risposta. Da qui nascono le diffide presentate per l’assenza ed assoluta insufficienza di dpi a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e per non aver sottoposto a tampone ospiti che presentavano una sintomatologia riconducibile al Covid. Infine, la diffida segnala il mancato aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, necessario ad individuare i nuovi rischi e le misure di prevenzione e protezione a tutela della sicurezza e salute dei lavoratori e la mancata formazione dei lavoratori in merito ai comportamenti corretti da tenere per evitare il contagio e la diffusione dello stesso.
CASE DI RIPOSO. LA CGIL PRESENTA DIFFIDA IN PREFETTURA
La Cgil di Modena ha presentato alcune diffide in Prefettura per stigmatizzare la situazione di operatori e ospiti delle residenze per anziani, che nella nostra provincia continuano ad essere un focolaio del virus.