Nel video le interviste a:
- Alberto Bellelli, sindaco di Carpi
- Oleksander Zarubin, sindaco di Boyarka
Lo schermo del telefono s’illumina e suona, per segnalare che nella cittadina ucraina di Boyarka, al confine con Kiev, una bomba sta per esplodere e pochi secondi permettono di mettersi in salvo. Succede almeno 10 volte al giorno. E succede anche a 2mila chilometri di distanza da lì, a Carpi, dove una piccola delegazione ha fatto visita per sottoscrivere ufficialmente il “Patto di Amicizia e Collaborazione”, accordo triennale che suggella un importante percorso avviato all’inizio del 2023 e ora pronto a entrare nel vivo. Pace, cooperazione umanitaria, cultura e sviluppo economico: sono alcuni degli ambiti indicati nel testo, nei quali si svilupperà la collaborazione tra le due città. Già l’estate scorsa, un gruppo di ragazzi della città ucraina oggi “gemellata” era stato ospitato da famiglie e associazioni carpigiane, permettendo loro di vivere un periodo di tranquillità lontano dalla tragedia della guerra. Perché il patto si fonda anche su questo: sull’idea che l’unione e la solidarietà portino la pace e la ricostruzione.