Nel video le interviste a:
- Marzia Luppi, direttrice Fondazione Fossoli
- Alberto Bellelli, sindaco di Carpi
“Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e i visi amici: considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un sì o per un no.” Recita così uno dei passaggi più celebri di Primo Levi, a cui la città di Carpi ha dedicato tre giorni di ricordo, in occasione del centenario dalla sua nascita, culminati con la lettura integrale di “Se questo è un uomo”, tra le più alte testimonianze dell’orrore dello sterminio nazista. 40 i lettori, tra attori e rappresentanti delle istituzioni, che si sono alternati davanti ad un pubblico di cittadini interessati, all’interno di un luogo simbolo quale il museo del deportato