Sarà quasi certamente lunedì 26 luglio o, al più tardi, martedì mattina 27 luglio – proprio alla vigilia della stesura dei calendari – il giorno del giudizio per il Carpi. Il giudizio sarà quello del Collegio di Garanzia del Coni, sul futuro del club carpigiano e della altre società (Chievo, Novara, Samb, Casertana, Paganese) coinvolte nella vicenda-rateizzazioni.
L’attuale dirigenza del Carpi, guidata dal presidente Matteo Mantovani, appoggiata dal sindaco Alberto Bellelli, ha saldato il debito rilevato dalla Covisoc nei confronti dell’Inps e per la fiscalità Irpef, pagando i contributi dei dipendenti oggetto di errata rateizzazione, peraltro non pagata interamente. E’ su questo elemento che si basa il ricorso presentato dall’avvocato Mattia Grassani, legale di fiducia del Carpi.
Di fronte, tuttavia, ad una nuova bocciatura, la società sta pensando ad un ricorso al TAR, che potrebbe riammettere in tempi rapidi il Carpi alla serie C. conservando il titolo sportivo.
Anche per la squadra, in ritiro a San Zeno di Montagna, sarà un lungo fine settimana di riflessioni, interrogativi, attesa e speranze, confortate in realtà da alcuni precedenti di società di C prima escluse e poi riammesse proprio dal Coni.