Nel video l’intervista a Andrea Artioli, Assessore allo sport Comune di Carpi
Non c’è più niente da fare, per il Carpi nel calcio professionistico. Anche l’ultimo refolo di speranza se n’è andato ieri sera, con il comunicato del Tar del Lazio, che per la seconda volta in pochi giorni ha bocciato il ricorso della società carpigiana contro l’esclusione dalla serie C decisa dalla Covisoc e confermata, via via, dal Collegio di Garanzia del Coni e dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Nella motivazione del suo “No”, il Tar spiega che nel ricorso del Carpi “non si rinvengono elementi tali da inficiare la complessiva ricostruzione dei profili di fatto e di diritto risultante dalla pronuncia del Collegio di Garanzia del Coni”, e che a tal proposito va ritenuto insindacabile il mancato rispetto del termine perentorio del 28 giugno per la presentazione dell’iscrizione. Quale futuro, dunque, per il Carpi? Se ne discute già da settimane, da quando i problemi fiscali della società (e di altre società, anche più blasonate, come il Chievo) sono venuti drammaticamente alla luce. In primis, salta tutto quello che c’era finora: niente più squadra, tutti i giocatori sono svincolati e liberi di accasarsi altrove, niente più Siviglia allenatore, niente più campionato. Purtroppo è una storia triste che si ripete, esattamente vent’anni dopo la fondazione del Carpi Fc 1909, nato nel 2001 sulle ceneri del Carpi Calcio, che a sua volta aveva raccolto l’eredità dell’Ac Carpi, fallito nel 2000. Ora tocca alla cosiddetta “squadra del sindaco”: il primo cittadino, Alberto Bellelli, si sta già spendendo da un po’ di tempo per trovare un nuovo gruppo di imprenditori interessati a subentrare nella storia del calcio a Carpi. “Faremo di tutto per tutelare la storia e la passione che il Carpi Calcio rappresenta per la nostra città. Il mio impegno sarà massimo”, scrive il sindaco in un comunicato. C’è qualcuno interessato? La presunta cordata che ha fatto capolino appena le acque hanno cominciato ad agitarsi? Il Presidente della Correggese, Claudio Lazzaretti, già vicepresidente del Carpi, che trasferirebbe armi, bagagli e palloni al Cabassi con la Correggese-Carpi in serie D? Oppure Claudio Gilioli, presidente dello United Carpi, che rilancerebbe il “vero” Carpi a partire dall’Eccellenza? In attesa di novità, non ci resta che aspettare. Ma non troppo.