Nel servizio l’intervista a Renza Barani-Presidente Federconsumatori Emilia-Romagna
L’inflazione a gennaio rallenta. Di per sé una buona notizia non fosse che persiste nel segnare un +10,1 per cento rispetto all’11,6 di dicembre. Un rigonfiamento dei prezzi ancora a doppia cifra che continua quindi a pesare sulle tasche delle famiglie e che impiegherà ancora molto tempo prima di attestarsi sui valori che avevamo lasciato nel 2021. Scomponendo i dati, si vede come a influire sia il decremento dei costi dei beni energetici, soprattutto quelli regolamentati; anche gli alimentari non lavorati passano ad un più 9,5% a un più 8. Tutte le altre voci continuano a mantenere gli stessi livelli inflattivi di dicembre, in diversi casi addirittura aumentano, i servizi per l’abitazione e gli alimenti lavorati
Anche con l’annunciato cambio di passo in merito ai costi energetici, il respiro che possono prendere le famiglie è ancora poco: prima di lasciarci alle spalle l’incubo del caro vita potrebbe passare ancora un altro anno