Lo scorso anno Modena era al quinto posto nella classifica della città con gli affitti più cari d’Italia. Quest’anno scende al sesto posto della graduatoria stilata dal Sole 24 Ore. I dati – riferiti al 2022 – sono, tuttavia, preoccupanti: con il sesto canone mensile più alto d’Italia, l’affitto si “mangia” il 36,4% del reddito complessivo annuale di una famiglia media, l’ottavo valore più alto di tutto il Belpaese.

La classifica è suddivisa secondo diversi criteri, ma in termini assoluti, il costo medio mensile per l’affitto di una casa a Modena è di 823 euro al mese. Più care risultano solo quattro grandi città italiane (Milano, addirittura con 1.122 euro, Firenze, Roma e Bologna) e una città di provincia, Vicenza. Ma un dato salta all’occhio: un affitto a Modena costa esattamente come a Venezia!
Ad essere colpiti da questo caro affitti sono anche i tanti studenti fuori sede che frequentano l’Università di Modena e Reggio Emilia.

Rispetto al 2018, ad esempio, l’aumento è significativo: allora l’affitto incideva al 32,5% di erosione del reddito familiare, quasi un 4% in meno della nuova rilevazione. Il tutto, in un periodo storico nel quale il potere d’acquisto dei modenesi – dati alla mano – è calato del 12,3%.

Decisamente più abbordabili gli affitti in tre città della regione Emilia-Romagna: a Reggio, Forlì e Piacenza siamo sotto i 500 euro di media. E c’è una bella differenza!
Scandagliando i dati della ricerca del Sole 24 Ore si nota, però, anche un aspetto positivo: a Modena c’è stato un aumento del 24,7% degli affitti a canone concordato, sempre confrontato con i numeri del 2018. E’ il secondo dato migliore d’Italia, dopo Ascoli Piceno.
A quanto pare, gli accordi territoriali per sostenere il canone concordato stanno funzionando e ora riguardano non solo Modena, ma tutti i 47 comuni della provincia.