Nel video le interviste a:

  • Orazio Sorrentini, Direttore Casa circondariale di Modena
  • Giovanna Laura De Fazio, Garante comunale dei diritti dei detenuti

Su una capienza di 372 posti regolamentari, ad oggi i detenuti presenti nel carcere di Modena sono 560, vale a dire più del 50%. Questi i numeri che fotografano la situazione all’interno del penitenziario modenese. Il problema del sovraffollamento si fa ogni giorno più allarmante e inevitabilmente si traduce in situazioni di disagio, sia per i detenuti che per chi vi lavora all’interno. Un esubero del numero dei detenuti che si ripercuote sull’intera amministrazione carceraria, riducendo la qualità della vita degli internati e costituendo, in parte, uno dei motivi per cui i casi di suicidio e di autolesionismo siano quasi all’ordine del giorno. Un problema quest’ultimo, che almeno al Sant’Anna di Modena, ha visto un ridimensionamento. Tra le possibili soluzioni l’attivazione di progetti per favorire una migliore reintroduzione nella società: i dati dicono che a livello nazionale solamente il 2% dei detenuti con un contratto di lavoro torna a delinquere, il tasso generale di recidiva è al 70%.