Autovelox regolari o irregolari? Omologati o approvati?
In tutta Italia fioccano i ricorsi da parte degli automobilisti multati, dopo la sentenza della Corte di Cassazione del 18 aprile: ha stabilito che “non sono valide le multe per eccesso di velocità se l’apparecchio di rilevazione non è omologato, ma solo approvato”.
Dal 29 luglio, poi, la situazione è precipitata: da quel giorno, la Procura di Cosenza ha sequestrato molti autovelox, in dieci regioni d’Italia, tra cui l’Emilia-Romagna (compresi quattro rilevatori a Reggio Emilia e uno, quello famoso e famigerato di Formigine, sulla superstrada Modena-Sassuolo).
Molti comuni, anche della nostra regione, rischiano ora di veder sfumare milioni di euro di multe, comminate per eccesso di velocità.
Il tutor sequestrato a Formigine à attualmente spento.
La Polizia Locale informa che continua i controlli attraverso altri autovelox fissi e mobili e con lo “scout speed”, utilizzato dalle pattuglie dei Vigili Urbani.
Nessun sequestro, per ora, nel Comune di Modena: gli autovelox fissi in tangenziale Carducci e in viale Italia funzionano regolarmente.
A Ferrara hanno trovato una soluzione, per il momento: il Comune ha individuato una società privata in grado di omologare i propri autovelox, in modo da mettere al riparo il Comune stesso dai numerosi reclami.
La vera soluzione dovrebbe arrivare entro la fine di settembre, con l’introduzione nel Codice della Strada di una legge apposita sull’omologazione degli autovelox. Ma il condizionale è quanto mai d’obbligo.
Qualcuno che difende l’importanza dei dispositivi di rilevazione della velocità, però, esiste ancora: il sindacato Asaps Emilia-Romagna (Associazione Sostenitori della Polizia Stradale) e l’associazione Familiari Vittime della Strada.