Le ruspe sono all’opera, i camion entrano ed escono dai cancelli da dove per decenni sono uscite auto che hanno fatto la storia. I cantieri all’ex stabilimento della De Tomaso gli operai stanno lavorando per costruire uno store di vestiti a marchio Globo. Modena chiude così, tra i rumori delle ruspe, un capitolo che l’hanno consacrata a capitale dell’automobilismo. La storica azienda nacque nel 1959 per volere del pilota italo-argentino Alejandro de Tomaso, che scelse proprio la nostra città per fondare la sua attività, inseguendo il sogno della produzione di auto sportive. Sogno che si infranse nel 2012, quando venne dichiarato il fallimento della società, undici anni dopo la morte del suo fondatore. Nella mente dei modenesi rimane indelebile il ricordo della T su sfondo bianco e azzurro come la bandiera argentina e modelli come la Vallelunga, innovativa macchina sportiva e ai tempi (correva l’anno 1964), una delle pochissime auto di serie al mondo a essere dotata di motore centrale. Indimenticabile anche la Mangusta, presentata nel 1966, vettura che come aspetto poteva competere con Ferrari e Lamborghini. Capitoli di storia che si sono chiusi con la chiusura della fabbrica, avvenuta nel 2003 e da allora in stato di abbandono. I cantieri ora in corso, secondo un progetto approvato nel 2019, faranno ora sorgere uno store di vestiti