Martedì il giudice deciderà se scegliere, come richiesto dal PM, l’archiviazione del caso oppure proseguire. Si torna a parlare della sparizione di 158 animali, tra cani e gatti dal canile di Finale Emilia. E ieri mattina, come è accaduto il 19 gennaio scorso, attivisti di Animal Liberation con la Presidente della sezione modenese, si sono trovati in un sit-in questa volta in Tribunale, anziché davanti la Procura di Modena per chiedere di non archiviare il caso. In questione la sparizione di cani e gatti e alterazioni presso le anagrafi canine e feline.
Un caso che nasce da lontano, nel 2015 quando la struttura fu sequestrata dalla Procura a seguito di una denuncia depositata da Lav e Animal Liberation. L’iter processuale si concluse con la denuncia della presidente dell’associazione Dimensione Animali che aveva in gestione il canile e gattile. L’accusa è stata quella di detenzione di animali in condizioni produttive di grande sofferenza. La condanna fu confermata nel 2019. Nonostante questo, il Comune nel 2020 stipulò una nuova collaborazione con l’associazione che denunciò un numero di cani e gatti, rispettivamente 23 e 15, troppo basso secondo le associazioni animaliste che decisero di approfondire. Si è scoperto che al contrario la struttura avrebbe dovuto ospitare 196 animali, da qui la sparizione dei 158. Informate Regione e Ausl, fu interpellato il Comune di Finale Emilia. In seguito, emersero anche anomalie alle anagrafi con adozioni poco realistiche e mancanti di dati relativi agli ospitanti gli animali. Si arriva così alla denuncia di Animal Liberation a Comune, Ausl e Dimensione Animali per omissione di atti d’ufficio, abuso d’ufficio e falso nella gestione delle anagrafi. Come detto, il Pm ha chiesto l’archiviazione. Martedì si esprimerà il giudice