Sono passati oltre tre anni dal caso dell’ormai famoso rave party di Campogalliano. Era la notte tra il 5 e il 6 febbraio 2022: in una serie di capannoni industriali dismessi, a fianco dell’autostrada, stava per andare in scena una grande festa non autorizzata, il tutto a ritmo di musica. Ma il rave party, in realtà, non iniziò neppure. Troppe auto e troppi furgoni, nella notte, al casello di Campogalliano della A22: un traffico anomalo che insospettì i carabinieri di pattuglia, che – seguendo l’onda lunga dei partecipanti – arrivarono nel cuore della notte (tra le 3 e le 4) nel sito industriale abbandonato, luogo prescelto per il rave party non autorizzato, dove gli organizzatori stavano per terminare l’installazione degli impianti per la musica.
Tutto sembrava pronto e, invece, l’irruzione delle forze dell’ordine rovinò i piani per il grande party. E, dunque, festa immediatamente bloccata, grazie ad una rapidissima operazione congiunta di Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Polizia Locale.
156 giovani, provenienti da tutta l’Emilia-Romagna, ma anche da Trento, Livorno e L’Aquila, furono identificati e denunciati: un centinaio di loro si trovavano all’interno dei capannoni, gli altri furono fermati nei campi e nelle strade adiacenti.
E ora tutti rischiano di finire sotto processo. E per Modena sarebbe il processo dei record: mai, nella storia recente del Tribunale, si è visto un procedimento con addirittura 156 imputati…