C’era qualche dubbio sulle condizioni del manto erboso del Braglia dopo il concerto di Ultimo. Soprattutto perché, tra poco più di 24 ore, il Modena si radunerà per iniziare a correre e preparare la nuova stagione di Serie B. Vedendo la situazione in cui verte il campo principale modenese, i dubbi, si può dire, erano fondati. Le zolle e le aree rovinate sono visibili a occhio nudo, specie per quanto riguarda la zona del centrocampo dove erano state installate apparecchiature per l’evento. Stando a quanto stabilisce la convenzione annuale tra Club canarino e Comune di Modena rinnovata neanche un mese fa, la manutenzione e la cura del campo sono a carico della società gialloblu. Bisogna dire però che, qualche giorno prima del concerto, si era tenuta una riunione preventiva con Studio’s, la società che aveva organizzato l’evento, tecnici comunali e tecnici dell’azienda a cui sarà affidato l’intervento, per definire nel dettaglio modalità e tempi. Perché proprio la tempistica è il nodo più importante. La sabbia della clessidra che scandisce il ritorno in campo dei giocatori si sta esaurendo, e i tempi stringono. Il campo dovrà essere in perfette condizioni, o quanto meno accettabili, per il 31 luglio, giorno della prima partita ufficiale dei canarini in Coppa Italia contro il Catanzaro. Toccherà dunque alla società organizzatrice dell’evento mettere in atto il ripristinare del campo quanto prima e riconsegnare al Modena un terreno di gioco pronto per la stagione che verrà, quella del ritorno in Serie B dopo 6 anni dall’ultima volta. Un compito impegnativo e di grande responsabilità.