Dietro alle fiamme appiccate a un camper con a bordo una famiglia, nella notte tra lunedì e martedì nel parcheggio dietro il centro commerciale “I Portali”, al momento secondo gli inquirenti ci sarebbe solo la matrice dolosa. Ma presto potrebbe delinearsi un reato molto più grave, sul quale le stesse vittime della vicenda sembrano non avere dubbi: quello di tentato omicidio. La coppia ha fornito subito i nomi dei presunti responsabili: dicono si tratti di una ritorsione, per alcuni dissidi avvenuti in passato con altre famiglie nomadi. Sul caso è stata aperta un’inchiesta in Procura per fare luce su quanto accaduto quella notte, quando poco dopo le 4 qualcuno si sarebbe avvicinato al camper per dargli fuoco, mentre la famiglia stava dormendo, genitori e figlio di appena 4 mesi. Prima avrebbe cosparso il retro del veicolo di benzina, poi ha appiccato le fiamme, che si sono sprigionate in pochi istanti. Come ha raccontato la madre del bambino ai nostri microfoni, se non fosse stato per il pianto del figlioletto a richiamare la loro attenzione, non ce l’avrebbero fatta. A quel punto la famiglia, per miracolo, è riuscita a mettersi in salvo da una morte certa. L’allarme ha portato subito sul posto i Vigili del Fuoco che sono riusciti a spegnere rapidamente l’incendio. Sul posto anche la Polizia di Stato che ha sequestrato la tanica di benzina utilizzata per appiccare le fiamme. Ora è nelle mani della Scientifica, alla quale spetterà il compito di ricercare qualsiasi elemento utile per risalire agli autori del tragico gesto.