Nel video l’intervista a Antonio Brambilla, Direttore Generale Ausl di Modena
C’è uno zoccolo duro nella sanità modenese che ha deciso di non vaccinarsi contro il Covid. In tutta la provincia queste persone sono 170, tra medici, farmacisti, biologi, psicologi, veterinari, infermieri, fisioterapisti, tecnici e Oss. E per loro scatta l’ultimatum. L’azienda Usl di Modena, applicando le norme sull’obbligo vaccinale previste dal governo, la prossima settimana segnalerà alla Regione le resistenze incontrate. Su 170 dipendenti Ausl, solo 70, segnala l’azienda, possono essere ricollocati in aree lontane dai pazienti più fragili. I restanti 100, se non cambieranno idea in queste ore, verranno segnalati ai rispettivi ordini e vanno incontro al rischio di sospensione dello stipendio. La scorsa settimana, erano 178 le persone che non volevano vaccinarsi contro il Covid. Solo 8 sono state quindi convinte. Ora il confronto continua, ma il tempo ormai è agli sgoccioli e la sospensione di questo personale potrebbe creare problemi organizzativi di non poco conto. Soprattutto sul fronte dei medici di famiglia, già carenti nella nostra provincia: secondo le stime dell’azienda sanitaria, due settimane fa l’8 per cento di loro non era ancora vaccinato.