Nel video l’intervista all’avvocato Guido Sola, Presidente Camera Penale di Modena
Il Tribunale di Modena non può fermarsi. Così il Presidente Pasquale Liccardo, ha respinto la richiesta degli avvocati che chiedevano il rinvio delle udienze meno urgenti per contenere, quanto più possibile, i rischi degli operatori connessi all’emergenza coronavirus. Le udienze proseguiranno regolarmente, con un’attività di igienizzazione straordinaria in tutto il palazzo del Tribunale, definito dal Presidente “l’ospedale dei diritti”. Una risposta che non ha soddisfatto il Consiglio Direttivo della Camera Penale, che ha proclamato lo stato di agitazione, valutando anche l’astensione da ogni tipo di attività giudiziaria. Questo perché, sostengono gli avvocati, mentre le udienze vanno avanti, altri ingranaggi della macchina del tribunale, nel contesto di emergenza, vanno a “singhiozzo”.
Proprio la possibile sospensione delle udienze non urgenti in tutte le zone del Paese in cui si manifestano esigenze sanitarie è una delle misure su cui sta lavorando il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Da più parti del Paese è stato chiesto un intervento per limitare il rischio contagio all’interno dei Tribunali e sul tavolo del Ministero in studio un provvedimento che prevede la possibilità di prescrizioni restrittive in tutte le strutture giudiziarie per la tutela degli operatori.