I chicchi di grandine sempre più grossi, le condizioni meteorologiche estreme, gli incendi e le esondazioni registrate negli ultimi mesi sono solo un assaggio del cambiamento climatico che si sta verificando sulla terra. Ma il peggio deve ancora venire e saranno i nostri figli e nipoti a pagarne il prezzo più caro. È un allarme senza precedenti quello contenuto nel rapporto sul clima del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite. Secondo gli scienziati è ormai accertato che le attività dell’uomo hanno causato il riscaldamento del clima e che questo sta evolvendo in modo molto più rapido rispetto al passato a causa delle sempre crescenti emissioni antropiche di gas serra, che hanno raggiunto livelli di concentrazioni in atmosfera mai riscontrati negli ultimi 800mila anni. Nel rapporto si evidenzia come tutti i più importanti indicatori delle componenti del sistema climatico, atmosfera, oceani, ghiacci, stanno cambiando ad una velocità mai osservata negli ultimi secoli e millenni. Molti effetti del riscaldamento globale, soprattutto quelli che hanno conseguenze sugli oceani e nelle zone polari, sono irreversibili. L’innalzamento del livello del mare non è mai stato così veloce e mai così elevata la concentrazione dei principali gas serra. Secondo il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres questo rapporto è un vero e proprio codice rosso per l’umanità. Secondo gli esperti l’unico modo per riportare il termometro in equilibrio consiste nel dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e portarle a uno zero netto entro il 2050. Se non si inverte la rotta, evidenziano gli scienziati, nel 2030 potremmo arrivare a 3 gradi e nel 2.100 fino a 4.